Home Restaurant - normativa e fisco
- dott. Andrea Maiolo
- 20 mar 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Chi avvia un home restaurant decide di trasformare la propria casa in un ristorante per preparare pietanze dietro pagamento di un compenso.
La clientela non è composta solo da una ristretta cerchia di amici, parenti e conoscenti. Tale tendenza cerca di far incontrare la domanda di chi decide di mangiare a casa di sconosciuti per avvicinarsi di più alla cultura locale, alla scoperta di piatti unici, e anche per socializzare e l’offerta di chi decide di trasformare la propria casa in un ristorante per preparare pietanze dietro pagamento di un compenso.
Lo Chef può essere direttamente il gestore dell’attività od un terzo.
Con il presente contributo intendiamo far maggior chiarezza nel tema Home restaurant - normativa e fisco , che al giorno d’oggi ancora non trova adeguati riferimenti normativi e fiscali.
Con l’espressione home restaurant oppure home food si intende l’erogazione di un servizio di ristorazione, svolto dietro corrispettivo, da parte di persone fisiche all’interno delle proprie strutture abitative. L’attività non è attualmente regolamentata, ma presenta caratteristiche proprie dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande.
Il Ministero, con una risoluzione ormai un po’ datata, ha ritenuto che tale attività rientra nell'ambito della generica categoria delle attività di somministrazione di alimenti e bevande in quanto, anche se i prodotti vengono preparati e serviti in locali privati che coincidono con il domicilio del cuoco, essi rappresentano comunque locali rivolti alla clientela.
Requisiti soggettivi
Chi abbia intenzione di procedere all’avvio di una attività di home restaurant, deve possedere i requisiti di onorabilità di cui all’art. 71 del Decreto 59/2010: sostanzialmente non deve aver subito condanne per atti delittuosi.
In termini positivi il candidato imprenditore, deve altresì possedere i requisiti di natura professionale propri della somministrazione (corso professionalizzante, esperienza passata o diploma alberghiero).
Gestione contributiva
L’attività di home restaurant, viene inquadrata ai fini contributivi quale attività artigianale e, pertanto qualora l’attività venga svolta in maniera non occasionale, dovrebbe iscriversi alla Gestione artigiani INPS.
Inquadramento IVA
Non vi è una disciplina specifica per quanto riguarda l’IVA, e pertanto si presume che:
- Qualora l’attività venga svolta abitualmente il soggetto dovrebbe provvedere a richiedere l’attribuzione di una Partita IVA;
- Qualora invece l’attività venga svolga solo occasionalmente, al pari di quanto avviene con altre attività (es. B&B).
Imposte dirette
Con riferimento alle imposte dirette, in mancanza di una disciplina adeguata e di chiarimenti ufficiali, i ricavi derivanti dall'attività di "home restaurant" seguono le regole generali.
se derivanti da attività non esercitata abitualmente, in quanto svolta in modo occasionale e sporadico: redditi diversi
se l'attività è svolta in maniera stabile e duratura nel tempo: redditi d'impresa
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